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Un ciclo di itinerari a piedi sui luoghi dell’occupazione nazifascista e della Resistenza a Roma.

Un itinerario a piedi che ripercorre le vicende drammatiche della comunità ebraica romana, dalla promulgazione delle leggi razziali del 1938 al terribile periodo dei 9 mesi dell’occupazione tedesca, dall’episodio dell’oro di Roma alle delazioni alle Fosse Ardeatine, con un particolare focus su un avvenimento che ha segnato la storia della comunità e della città intera: il 16 ottobre 1943, giorno del rastrellamento degli ebrei romani. Seguiremo le varie fasi di preparazione e attuazione del rastrellamento fino all’ultimo atto, quello della partenza dei carri-bestiame in partenza dalla stazione Tiburtina con destinazione Auschwitz, anche attraverso le pagine del romanzo “La Storia” di Elsa Morante e attraverso il ricordo di storie individuali raccontate dalle numerose Pietre d’inciampo.

Un itinerario a piedi lungo i luoghi occupati dagli alti comandi tedeschi che faranno di Via Veneto e del rione Ludovisi un vero quartier generale del potere militare nazifascista, e lungo i luoghi protagonisti della Resistenza romana: una serie di azioni che culmineranno nella pagina più controversa della storia partigiana italiana, l’attacco di Via Rasella, compiuto il 23 marzo 1944.

Una visita guidata in un luogo custode e testimone di una delle pagine più dolorose della storia italiana, le Fosse Ardeatine, le cave lungo la via Ardeatina dove avvenne la strage per mano tedesca di 335 italiani, il 24 marzo 1944, e che nel dopoguerra è stato trasformato in un Sacrario.
Ripercorreremo tutte le tappe che portarono a questo tragico evento, dall’occupazione nazista della città all’attacco di Via Rasella, a cui seguì per rappresaglia tale massacro. Ma racconteremo anche cosa accadde in seguito, dai primi momenti di incertezza successivi alla strage fino al rinvenimento del luogo della strage e all’encomiabile lavoro del prof. Attilio Ascarelli che si dedicò, supportato da un apposito gruppo di lavoro e dai familiari delle vittime, nel durissimo lavoro di identificazione delle salme.
La visita terminerà con un breve percorso all’interno del museo annesso al Mausoleo dove sono conservati alcuni interessanti documenti non solo relativi all’eccidio.

Una visita guidata del Museo Storico della Liberazione, allestito nei locali dell’edificio che nei mesi dell’occupazione nazista di Roma divenne famigerato come luogo di prigionia e di torture perpetrate dalle SS ai danni di oltre 2000 cittadini romani antifascisti. Moltissimi dei quali morirono a seguito della detenzione, fucilati al Forte Bravetta o trucidati alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944.
Percorreremo le varie celle perfettamente conservate come i tedeschi in fuga le abbandonarono e corredate dalle testimonianze e persino dai graffiti tracciati in quel periodo da chi vi subì la tortura e violenze di ogni sorta prima di vedersi tolta la vita. Queste stanze, inoltre, custodiscono un’ampia collezione di documenti originali, reperti, quotidiani e manifesti, volantini, fotografie originali relativi al periodo dell’occupazione nazista di Roma e alla Resistenza.
Una visita guidata che, quindi, ripercorrerà tutte le drammatiche fasi dell’occupazione fino alla liberazione di Roma, in quello che più che un Museo nel senso classico del termine, è un memoriale vivente, un documento storico che ancora oggi trasuda sofferenza e suscita grande emozione nel percorrerlo.

Un itinerario della memoria nel quartiere del Quadraro Vecchio, denominato “Nido di Vespe” perchè in prima linea per la tenace resistenza messa in atto dai suoi abitanti contro i tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale, e teatro del feroce rastrellamento ad opera delle SS di Kappler del 17 aprile 1944, che ripercorreremo in tutte le sue fasi fino al ritorno e alle testimonianza dei sopravvissuti, uno su tutti Sisto Quaranta.

Un itinerario a piedi nel quartiere Ostiense ripercorrendo i luoghi simbolo della Resistenza romana: dall’ultima strenua difesa contro l’ingresso tedesco a Porta San Paolo, il 10 settembre 1943, al Cimitero del Commonwealth di Testaccio, all’assalto al forno Tesei che culminò nell’eccidio di 10 donne sul Ponte dell’Industria, il 7 aprile 1944.

Il nostro slowtour andrà a delineare la storia della nascita e sviluppo del quartiere San Lorenzo, da sempre proletario e antifascista,  e si soffermerà sulle numerosissime targhe dedicate a quanti versarono il proprio sangue durante la Resistenza. L’asse centrale dell’itinerario, però, sarà il racconto del bombardamento del 19 luglio del 1943, il primo che colpì la città di Roma e il più drammatico in termini di vittime e distruzione. Lo racconteremo leggendo alcuni passi del romanzo “La Storia” di Elsa Morante, ed attraverso i segni ancora visibili, squarci che sono come ferite aperte nel cuore del quartiere.