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Alla scoperta della storia, dell’architettura e dei set cinematografici del quartiere Italia
2 ore
2,2 km

Uno slowtour del quartiere Nomentano-Italia alla scoperta delle differenti anime di uno dei più interessanti quartieri di espansione della città di Roma, sviluppatosi durante il fascismo, che lo eleverà a modello di modernità urbana. Partiremo dal centro del quartiere, Piazza Bologna, connotata dalla presenza del palazzo delle Poste, realizzato nel 1935 da Mario Ridolfi e Mario Fagiolo, gioiello di architettura razionalista.
Seguendo il tessuto a raggiera che si dipana dalla piazza, seguiremo la storia urbanistica del quartiere, contemplato dal Piano Regolatore del 1909 come espansione residenziale borghese, e realizzato tra gli anni Venti e Trenta del Novecento per soddisfare le esigenze abitative del ceto medio, su cui poggiava il consenso del regime. Ma l’anima del quartiere, nel nostro immaginario associato ad un’ideologia fascista, in realtà mostra un’anima controversa, testimoniata dalle numerose pietre d’inciampo e dalle targhe dei eroi caduti per la Resistenza, nonché dalla presenza di una tipologia residenziale più popolare. Vedremo, infatti, anche il complesso ICP Tiburino II degli anni Venti a ridosso dell’asse della via Tiburtina, visitando il pregevole blocco a gradoni realizzato da Innocenzo Sabbatini conosciuto anche come “Casa del Sole”, unico nel suo genere a Roma.
La visita, costeggiando il deposito Atac di via della Lega Lombarda oggi diventato Città del Sole svelando alcune preesistenze archeologiche e il Campo Artiglio con la storia della sua baraccopoli, terminerà alla nuova Stazione Tiburtina realizzata da Paolo Desideri.