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Una visita guidata della Casina delle Civette di Villa Torlonia, splendido esempio di edificio in stile eclettico di inizio Novecento ed oggi sede del Museo della Vetrata Liberty.
Fino al 1938 la Casina delle Civette era stata la dimora del principe Giovanni Torlonia junior, all’epoca era conosciuta come Capanna svizzera per via del suo aspetto molto simile a quello di un rifugio alpino. Ideata nel 1840 da Giuseppe Jappelli su commissione del principe Alessandro Torlonia, la Casina delle Civette è si è trasformata nel tempo, infatti se prima l’architettura appariva rustica ha assounto un aspetto raffinato con porticati, torrette e logge. Ma sicuramente sono le sue decorazioni a lasciare a bocca aperta. Ci sono maioliche colorate e vetrate che raffigurano civette, fate, cigni, pavoni ma anche nastri, farfalle e rose.
Se all’esterno si intravede anche un tocco liberty, all’interno vi sono sculture in marmo, ferro battuto, mosaici, legni intarsiati e decorazioni pittoriche. Ma il gioiello vero e proprio della Casina sono le sue coloratissime vetrate, tutte realizzate dalla bottega di Cesare Picchiarini, detto “Mastro Picchio”, su cartoni di artisti straordinari come Duilio Cambellotti e Paolo Paschetto. La Casina è oggi un museo dedicato all’arte della vetrata e alle pareti sono esposti i numerosi cartoni dei disegni preparatori realizzati dalla bottega di Mastro Picchio, che permettono di comprendere quanto sofisticata ed elevata a livello tecnico fosse la loro arte, documentando, come nessuna altra residenza è in grado di fare, la perizia e l’abilità esecutiva raggiunta proprio da questi artisti nei primi anni del Novecento.