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Poco oltre Porta del Popolo sorge Villa Helene, una palazzina costruita tra il 1922 e il 1925 in stile eclettico neorinascimentale, che oggi ospita una delle poche case museo di artisti presenti a Roma: uno straordinario esempio di casa atelier appartenuta allo scultore, pittore ed urbanista norvegese-americano Hendrik Christian Andersen vissuto a Roma dalla fine dell’Ottocento fino alla sua morte avvenuta nel 1940.
Entrando nel Museo Andersen saremo investiti da una sensazione irreale e stordente: la visita guidata si svolgerà infatti nel bel mezzo di una vera e propria foresta di monumentali statue bianche in marmo, in gesso, ma anche in bronzo, sinuose ed atletiche. Visiteremo la Galleria – sala di rappresentanza espositiva – e lo Studio – atelier per l’ideazione delle opere e la modellazione delle forme. Non solo statue; ci soffermeremo anche sui bozzetti, disegni, dipinti e progetti che riguardavano la sua attività di architetto urbanista e collegati all’idea del World Center of Communication, una Città Ideale in cui il sapere, sia scientifico che artistico, avrebbe garantito la pace all’umanità, e che ci restituiscono il profilo di un Andersen sognatore.