Un ciclo di itinerari a piedi e visite guidate con aperture straordinarie dedicato al rapporto tra la città di Roma e la letteratura. Racconteremo la città attraverso le storie e le vite degli autori che l’hanno omaggiata e attraverso le loro parole o i loro versi.
All’ombra della Piramide Cestia, si nasconde un luogo incantato, quasi surreale nella serenità e nel silenzio che lo avvolgono., il Cimitero Acattolico.
Racconteremo la storia di questo luogo e passeggeremo tra le tombe e le storie di tante personalità illustri straniere che abitano questo luogo: grandi nomi della letteratura e dell’arte, giunti a Roma come ultima tappa del Grand Tour – John Keats Keats, Percy Bysshe Shelley, Hendrik Christian Andersen – ma anche politici, archeologi, architetti, scienziati, attori. Ma vagheremo anche tra personaggi anonimi, lapidi di ogni lingua e religione, statue di struggente bellezza, che nascondono storie commoventi o epitaffi che sono
delle vere e proprie poesie.
Infine, incontreremo anche grandi personalità italiane, che per la straordinarietà della loro vita e della loro opera, sono stati degli “stranieri” in patria, come Carlo Emilio Gadda e Antonio Gramsci, che ispirò Pier Paolo Pasolini nella composizione de “Le Ceneri di Gramsci”, Amelia Rosselli e Dario Bellezza, fino all’ultimo illustre da poco qui sepolto, Andrea Camilleri.
Un viaggio letterario della Roma tra Settecento e Ottocento in quello che fu definito il “Ghetto degli Inglesi”: un’enclave straniera tra Piazza di Spagna e Via del Corso piena di osterie, locande, alberghi, sale da thè e caffè letterari dove si ritroveranno tutti gli scrittori e gli artisti italiani e internazionali che fisseranno su inchiostro, su tela e su spartito la Roma di una particolare epoca.
Incontreremo i grandi poeti romantici – Keats, Shelley, Byron, Goethe, Henry James – ma racconteremo anche la vita ed i personaggi che brulicheranno intorno all’Antico Caffè Greco e agli altri caffè ormai scomparsi, tra cui James Joyce, Giacomo Leopardi, Liszt, Gounod, Stendhal, Heine, Wagner, Schopenauer, Twain, Gogol, Trilussa, D’Annunzio.
Il Carnevale è una festa di chiara estrazione pagana che sopravvive fino ai nostri giorni… per lo meno nelle piccole comunità e nei paesi italiani. Molto più ardua a livello pubblico la sua sopravvivenza in una grande città come Roma, dove pure aveva giocato un ruolo di primo piano nello scandire il tempo liturgico e sociale della capitale papalina. Ne ripercorriamo la storia, gli usi e le curiosità – spesso tramandateci dai visitatori stranieri del Grand Tour per cui era evento imperdibile – mentre ci districheremo nella folla domenicale del Corso…che proprio dal Carnevale e dai suoi riti prende il nome.
Una visita guidata della Casa Studio di Luigi Pirandello, l’ultima dimora dove abitò lo scrittore dal 1933 fino alla sua morte giunta nel 1936, all’ultimo piano di un villino nei pressi della Via Nomentana.
Ripercorreremo la vita, la carriera e le opere dello scrittore siciliano, visitando le varie stanze dell’appartamento che ancora conserva gli arredi originali scelti dallo scrittore.
Vedremo intatti i manoscritti autografi delle sue opere, i quadri dipinti dallo stesso Luigi Pirandello e soprattutto dal figlio Fausto, le fotografie d’epoca, la biblioteca di oltre 2000 volumi, gli oggetti personali, tra cui la Targa del Premio Nobel, e la piccola macchina da scrivere portatile divenuta un inseparabile strumento di lavoro.
La casa non fu solo il suo studio ed il suo personale luogo di scrittura, ma fu anche luogo di conversazione e ritrovo, e noi ci immergeremo nell’atmosfera ospitale e sobria che vi si respira, che ci darà modo di conoscere da vicino l’uomo e il poeta, anche attraverso la lettura di alcuni suoi brani.
La visita dell’appartamento, di proprietà dello Stato, è stata gentilmente concessa dall’Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo, che ne è ospitato all’interno e che ne gestisce l’apertura al pubblico.
Un itinerario che ripercorre il rapporto tra uno dei più grandi scrittori italiani del Novecento, Alberto Moravia, e la sua città, Roma, attraverso le parole dei suoi racconti e romanzi.
Uno slowtour a piedi che, partendo da Piazza del Popolo e Via dell’Oca, ripercorre i luoghi della sua vita, fino ad arrivare alla sua ultima abitazione affacciata sul Lungotevere della Vittoria, quella che oggi è la Casa Museo Alberto Moravia, dove entreremo. La visita della casa completerà il racconto della personalità e della vita dello scrittore, delle sue amicizie, delle sue passioni, delle sue battaglie civili e culturali, attraverso i ricordi di viaggio, i libri e i dipinti degli amici artisti, come Guttuso e Schifano.
La visita dell’appartamento, che è stato donato dalle eredi Carmen Llera e Dacia Maraini al Comune di Roma, è stata gentilmente concessa dall’Associazione Fondo Alberto Moravia, che ne è ospitata all’interno.
Una visita guidata di uno dei luoghi più importanti della letteratura italiana del secondo Novecento. La Casa di Maria e Goffredo Bellonci nel quartiere Parioli dal 1951 è stata infatti la sede delle riunioni degli Amici della domenica, nel cui ambiente è nato il Premio Strega, il premio istituito grazie alla collaborazione con l’industriale Guido Alberti e assegnato annualmente all’autore di un libro pubblicato in Italia.
Salotto letterario e luogo di incontro tra i diversi mondi della cultura e delle istituzioni, la casa custodisce l’imponente patrimonio librario, archivistico e storico-artistico dei coniugi Bellonci, tra cui una biblioteca di oltre ventimila volumi con dediche autografe e con molte rare prime edizioni, che permette di ricostruire la storia di oltre settant’anni di produzione editoriale italiana.
Oltre alle raccolte librarie, sono presenti anche molte opere pittoriche e grafiche di artisti come Cagli, Campigli, Capogrossi, De Pisis, Mafai, Morandi e Sughi, oltre alla storica urna di voto realizzata da Mino Maccari per la prima edizione del Premio Strega nel 1947, utilizzata fino al 1980 e recentemente restaurata, e la mitica lavagna sulla quale si segnavano i voti per il premio, in uso fino al 2021 e sostituita per una lesione.
Immersi nell’atmosfera magica del salotto, delle stanze e delle terrazze di questo meraviglioso attico, racconteremo la storia di Maria Bellonci e del Premio Strega, e rivivremo tramite storie e aneddoti la trama di relazioni ed intrecci, incontri e scontri, di un’epoca d’oro quando la Roma del secondo dopoguerra e della ricostruzione divenne il centro nazionale del mondo culturale, artistico, letterario, editoriale e cinematografico.
ITINERARI LETTERARI SU “LA STORIA” DI ELSA MORANTE
Due itinerari a piedi per ripercorrere gli episodi del romanzo La Storia, scritto da Elsa Morante nel 1974, uno nel quartiere San Lorenzo l’altro nel rione Testaccio, che, nel narrare la piccola storia di Iduzza e dei suoi figli Nino e Useppe, racconta la Storia con la S maiuscola. Seguiremo i passi dei suoi protagonisti per ricostruire la Roma dell’occupazione tedesca, della Liberazione e dell’immediato dopoguerra, e per delineare la figura di donna e scrittrice di Elsa Morante stimolando alla lettura o rilettura del suo romanzo.
Una passeggiata letteraria, che si snoda tra piazza Navona e Campo dei fiori, in cui andremo alla scoperta di alcune scrittrici che hanno vissuto o transitato a Roma e del rapporto che hanno intrattenuto con essa. Apolidi per scelta o per necessità, cantrici di una Roma che resiste al tempo e alle manomissioni della storia, appartate cultrici della perfezione oppure pigre flaneuses che si aggirano per le vie lastricate del centro, ognuna di loro ci offrirà uno sguardo inedito su Roma e, soprattutto, sul senso della scrittura. Amelia Rosselli, Dolores Prato, Patrizia Cavalli, Ingeborg Bachmann, queste sono solo alcune delle voci di questo coro, tutto al femminile, che ci accompagnerà lungo il nostro viaggio.
ITINERARIO LETTERARIO DI MONTEVERDE VECCHIO
Un itinerario tra i villini di Monteverde Vecchio sulle orme dei tanti poeti e scrittori del Nord Italia che negli anni Cinquanta si trasferirono nel quartiere. Attilio Bertolucci e Pier Paolo Pasolini, che per un certo periodo abitarono nello stesso palazzo. Carlo Emilio Gadda, che vi visse qualche anno, e Giorgio Caproni, che invece vi abitò per un trentennio fino alla morte e che fu anche l’indimenticabile maestro della scuola elementare Francesco Crispi. Infine, forse il suo abitante più longevo, Gianni Rodari, che dedicò al suo quartiere alcune sue favole e filastrocche.
Uno slowtour letterario alla scoperta della storia e delle tracce della scomparsa borgata fascista di Pietralata. Racconteremo la storia, il progetto e le condizioni di vita di questa borgata poverissima, sorta per rispondere alle esigenza di alloggi per la popolazione, che arrivava in parte dagli sgomberi dei grandi sventramenti del centro storico, e che sarà poi abbattuta a partire dagli anni Sessanta per far posto a quartieri più moderni e più salubri, perdendone però la connotazione sociale.
Ne ripercorreremo la storia attraverso le testimonianze degli abitanti, le immagini dei film e le suggestioni letterarie: in tali borgate, infatti, si muovono i ragazzi di vita dei due romanzi di Pier Paolo Pasolini e la protagonista de “La Storia” di Elsa Morante, e combatte una sorprendente Anna Magnani, ne “L’onorevole Angelina” di Luigi Zampa.
Un ciclo di itinerari a piedi dedicato al rapporto tra Pier Paolo Pasolini e Roma, la città che lo ha accolto come esule nel gennaio 1950 e che egli ha profondamente amato fino alla morte violenta, che lo colpirà nel 1975 all’Idroscalo di Ostia.
Differenti itinerari che ripercorrono i quartieri e le borgate sulle tracce delle parole, in versi o in prosa, e delle immagini dei film a cui Pasolini ha consegnato i suoi sentimenti, le sue sensazioni e le sue riflessioni sulla città di Roma.