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Roma Slow Tour propone visite guidate e percorsi formativi rivolti a bambini e ragazzi dalla scuola primaria alla scuola secondaria di II grado

I nostri itinerari vogliono raccontare la storia e la letteratura attraverso la scoperta della città di Roma, ponendosi come un momento di approfondimento in un’atmosfera rilassante e partecipativa.

Quasi tutti gli itinerari possono essere preceduti, su richiesta, da un incontro/laboratorio a scuola, della durata di un paio d’ore, per approfondire i personaggi, gli avvenimenti storici e i luoghi che saranno poi oggetto della passeggiata.

Ogni passeggiata viene personalizzata in base al grado scolastico (scuole elementari, scuole medie e superiori) e il livello di approfondimento calibrato a seconda delle esigenze didattiche e delle richieste degli insegnanti.

Alcune nostre proposte

ITINERARI NELLA STORIA

1. I luoghi e gli eroi della Repubblica Romana

Il percorso, che si snoda lungo il Gianicolo, ripercorre cronologicamente tutte le fasi che porteranno alla costituzione della Repubblica Romana del 1849 e alle battaglie in sua difesa. Ripercorreremo tutti i luoghi legati ai violenti scontri avvenuti tra l’esercito francese, inviato da Luigi Bonaparte e guidato dal generale Oudinot, e i garibaldini e i volontari italiani, impegnati a difendere la giovane repubblica. Punti nodali del percorso saranno la visita del Museo della Repubblica Romana e della Memoria garibaldina a Porta San Pancrazio e i 69 articoli della Costituzione della Repubblica Romana, per sottolineare l’importanza che questo grande esperimento democratico ha assunto nella storia del nostro paese.

2. Roma Capitale

Passeggiata storico-architettonica che dal luogo simbolo della presa di Roma, Porta Pia, racconta come si arriva alla Breccia del XX Settembre e le dinamiche che nel 1871 videro Roma diventare centro del neonato Regno d’Italia dando il via ad una serie di trasformazioni urbanistiche per costruire l’immagine di Capitale.

3. Roma Fascista

Eur. L’Eur presenta una dimensione urbanistica unica nel suo genere. Nato come sede della grande Esposizione Universale del 1942 che, a causa del conflitto mondiale, non si terrà mai, e in bilico tra l’adesione alle correnti moderniste europee e la più eloquente retorica fascista, l’Eur – insieme al Foro Italico – è il più grande esempio di Razionalismo a Roma.
Non a caso, proprio per questa sua dimensione metafisica e la sua atmosfera sospesa, l’Eur è stato un set naturale per numerosi film italiani e stranieri.
Il nostro percorso avrà un taglio architettonico unito a quello storico, dalla ricostruzione delle vicende dell’E42 nella propaganda fascista fino a raccontare il mito della Terza Roma e dell’espansione verso il mare.

Foro Italico. Il Foro Italico, l’ex Foro Mussolini, nasce come moderno spazio urbano dedicato alle attività sportive per la gioventù, con grandi edifici ed impianti coperti, ma anche ad ospitare le adunate celebrative del Regime. Il vasto complesso rappresenta uno dei principali interventi a scala urbana del regime fascista e, nonostante la retorica del classicismo monumentale, un esempio di progettazione urbanistica coerente. Lo Stadio dei Marmi, l’edificio delle Piscine, la Casa delle Armi, lo Stadio Olimpico, il Palazzo della Farnesina, l’Accademia di Educazione Fisica (odierna sede del CONI), il Ponte Duca d’Aosta, il monolite di Costantino Costantini, la fontana del Globo: attraverso queste costruzioni e i suoi apparati decorativi racconteremo, oltre agli aspetti artistici e architettonici, anche il ruolo centrale che ha avuto lo sport nella propaganda fascista e nella costruzione del mito dell’Uomo Nuovo.

4. Roma durante l’occupazione nazista e la Resistenza

Museo Storico della Liberazione. Una visita guidata del Museo storico della Liberazione ospitato in via Tasso nei locali dell’edificio che, nei mesi dell’occupazione nazista di Roma, venne utilizzato come carcere dal Comando della Polizia di sicurezza. Oltre a visitare i temibili luoghi di detenzione al suo interno, il percorso seguirà la completa ed ordinata documentazione degli eventi storici della lotta per la liberazione di Roma.

Mausoleo delle Fosse Ardeatine. Una visita guidata in un luogo custode e testimone di una delle pagine più dolorose della storia italiana, le Fosse Ardeatine, le cave lungo la via Ardeatina dove avvenne la strage per mano tedesca di 335 italiani, il 24 marzo 1944, e che nel dopoguerra è stato trasformato in un Sacrario.
Ripercorreremo tutte le tappe che portarono a questo tragico evento, dall’occupazione nazista della città all’attacco di Via Rasella, a cui seguì per rappresaglia tale massacro. Ma racconteremo anche cosa accadde in seguito, dai primi momenti di incertezza successivi alla strage fino al rinvenimento del luogo della strage e all’encomiabile lavoro del prof. Attilio Ascarelli che si dedicò, supportato da un apposito gruppo di lavoro e dai familiari delle vittime, nel durissimo lavoro di identificazione delle salme.
La visita terminerà con un breve percorso all’interno del museo annesso al Mausoleo dove sono conservati alcuni interessanti documenti non solo relativi all’eccidio.

Rastrellamento del Ghetto. Un itinerario a piedi che ripercorre le vicende drammatiche della comunità ebraica romana, dalla promulgazione delle leggi razziali del 1938 al terribile periodo dei 9 mesi dell’occupazione tedesca, dall’episodio dell’oro di Roma alle delazioni alle Fosse Ardeatine, con un particolare focus su un avvenimento che ha segnato la storia della comunità e della città intera: il 16 ottobre 1943, giorno del rastrellamento degli ebrei romani. Seguiremo le varie fasi di preparazione e attuazione del rastrellamento fino all’ultimo atto, quello della partenza dei carri-bestiame in partenza dalla stazione Tiburtina con destinazione Auschwitz, anche attraverso le pagine del romanzo “La Storia” di Elsa Morante e attraverso il ricordo di storie individuali raccontate dalle numerose Pietre d’inciampo.

Rastrellamento del Quadraro. Un itinerario a piedi nel quartiere del Quadraro, denominato “Nido di Vespe” perchè in prima linea per la tenace resistenza messa in atto dai suoi abitanti contro i tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale, e teatro del feroce rastrellamento ad opera delle SS di Kappler del 17 aprile 1944, che ripercorreremo in tutte le sue fasi fino al ritorno e alle testimonianza dei sopravvissuti, uno su tutti Sisto Quaranta.

Ostiense dalla difesa di Porta San Paolo all’eccidio del Ponte dell’Industria. Un itinerario a piedi nel quartiere Ostiense ripercorrendo i luoghi simbolo della Resistenza romana: dall’ultima strenua difesa contro l’ingresso tedesco a Porta San Paolo, il 10 settembre 1943, al Cimitero del Commonwealth di Testaccio, all’assalto al forno Tesei che culminò nell’eccidio di 10 donne sul Ponte dell’Industria, il 7 aprile 1944.

Via Veneto e l’attacco di Via Rasella. Un itinerario a piedi lungo i luoghi occupati dagli alti comandi tedeschi che faranno di Via Veneto e del rione Ludovisi un vero quartier generale del potere militare nazifascista, e lungo i luoghi protagonisti della Resistenza romana: una serie di azioni che culmineranno nella pagina più controversa della storia partigiana italiana, l’attacco di Via Rasella, compiuto il 23 marzo 1944.

San Lorenzo e i bombardamenti alleati. Un vero e proprio itinerario della memoria lungo i luoghi colpiti dal primo bombardamento alleato, quello del 19 luglio 1943, che causò il maggior numero di morti e feriti, e che colpì il quartiere operaio di San Lorenzo e la zona universitaria di recente costruzione fascista: la Città Universitaria, l’Istituto Superiore di Sanità, il Ministero dell’Aeronautica, il CNR. Racconteremo gli eventi storici che accompagnarono i bombardamenti alleati e al coinvolgimento di Roma nelle vicende della Seconda Guerra Mondiale attraverso alcuni luoghi simbolo di tali bombardamenti: il Parco dei caduti, gli edifici bombardati e in parte ancora oggi superstiti, la Basilica di San Lorenzo fuori le Mura, il Cimitero del Verano. In questo racconto ci accompagneranno alcuni passi del romanzo “La Storia” di Elsa Morante.

ITINERARI NELLA LETTERATURA

La Roma del Grand Tour. Un viaggio letterario della Roma tra Settecento e Ottocento in quello che fu definito il “Ghetto degli Inglesi”: un’enclave straniera tra Piazza di Spagna e Via del Corso piena di osterie, locande, alberghi, sale da thè e caffè letterari dove si ritroveranno tutti gli scrittori e gli artisti italiani e internazionali che fisseranno su inchiostro, su tela e su spartito la Roma di una particolare epoca.
Incontreremo i grandi poeti romantici – Keats, Shelley, Byron, Goethe, Henry James – ma racconteremo anche la vita ed i personaggi che brulicheranno intorno all’Antico Caffè Greco e agli altri caffè ormai scomparsi, tra cui James Joyce, Giacomo Leopardi, Liszt, Gounod, Stendhal, Heine, Wagner, Schopenauer, Twain, Gogol, Trilussa, D’Annunzio

Luigi Pirandello. Una visita guidata dello Studio di Luigi Pirandello, l’ultima dimora dove abitò lo scrittore dal 1933 fino alla sua morte giunta nel 1936, all’ultimo piano di un villino nei pressi della Via Nomentana. Ripercorreremo la vita, la carriera e le opere dello scrittore siciliano, visitando le varie stanze dell’appartamento che ancora conserva gli arredi originali scelti dallo scrittore. Vedremo intatti i manoscritti autografi delle sue opere, i quadri dipinti dallo stesso Luigi Pirandello e soprattutto dal figlio Fausto, le fotografie d’epoca, la biblioteca di oltre 2000 volumi, gli oggetti personali, tra cui la Targa del Premio Nobel, e la piccola macchina da scrivere portatile divenuta un inseparabile strumento di lavoro. La casa non fu solo il suo studio ed il suo personale luogo di scrittura, ma fu anche luogo di conversazione e ritrovo, e noi ci immergeremo nell’atmosfera ospitale e sobria che vi si respira, che ci darà modo di conoscere da vicino l’uomo e il poeta, anche attraverso la lettura di alcuni suoi brani.

Pier Paolo Pasolini. Un ciclo di itinerari a piedi dedicato al rapporto tra Pier Paolo Pasolini e Roma, la città che lo ha accolto come esule nel gennaio 1950 e che egli ha profondamente amato fino alla morte violenta che lo colpirà nel 1975 all’Idroscalo di Ostia. Ripercorreremo i quartieri e le borgate sulle tracce delle parole, in versi o in prosa, e delle immagini dei film a cui Pasolini ha consegnato i suoi sentimenti, le sue sensazioni e le sue riflessioni sulla città di Roma.
Itinerari: Tor Pignattara e Pigneto; Marconi e Testaccio; Monteverde Nuovo e Donna Olimpia; Pietralata e Tiburtino III; Ostiense e Garbatella.

Elsa Morante. Due itinerari a piedi per ripercorrere gli episodi del romanzo La Storia, scritto da Elsa Morante nel 1974, nei quartieri San Lorenzo e Testaccio, che, nel narrare la piccola storia di Iduzza e dei suoi figli Nino e Useppe, racconta la Storia con la S maiuscola. Seguiremo i passi dei suoi protagonisti per ricostruire la Roma dell’occupazione tedesca, della Liberazione e dell’immediato dopoguerra, e per delineare la figura di Elsa Morante e stimolare alla lettura del suo romanzo.

Poeti di Monteverde. Monteverde vecchio, a partire dagli anni Cinquanta diventò il quartiere di elezione di alcuni poeti e scrittori del Nord Italia che nel Dopoguerra si erano trasferiti nella Capitale. Vi si stabilirono Attilio Bertolucci e Pier Paolo Pasolini, che per un certo periodo abitarono nello stesso palazzo. Per qualche anno vi abitò Carlo Emilio Gadda e per oltre un trentennio Giorgio Caproni, che fu anche l’indimenticabile maestro della scuola elementare Francesco Crispi. Infine, forse il suo abitante più longevo, Gianni Rodari, che dedicò al suo quartiere alcune sue favole e filastrocche.

ITINERARI IN NATURA E DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

Lo scopo principale delle attività proposte è di ospitare i bambini nella dimensione “parco naturale”, riprodurre o indurre stimoli necessari al gioco in natura, riconoscere i meccanismi naturali e apportare nozioni sull’educazione ambientale attraverso la pratica e/o il riscontro immediato nell’ambiente circostante.

1. RISERVA NATURALE REGIONALE “TEVERE FARFA”

La Riserva Naturale di Tevere Farfa è la prima a essere stata istituita nel Lazio, nel 1979, e tutela un’estesa zona umida creata dall’uomo. Si tratta del cosiddetto “lago di Nazzano”, formatosi successivamente alla realizzazione di una diga sul Tevere. A distanza di oltre mezzo secolo, la vegetazione si è adattata alle mutate condizioni ambientali e il regime di protezione ha consentito a questo ambiente di rimanere integro. Oggi rappresenta uno dei siti più interessanti dell’Italia centrale per il birdwatching e l’osservazione dell’affascinante e poco conosciuto mondo della palude. In questa zona inoltre il fiume Tevere attraversa un contesto paesaggistico affascinante e, poco prima della diga, riceve le acque del fiume Farfa, affluente di sinistra, importante per la buona qualità delle sue acque! La Riserva si può visitare a piedi, con soste ai capanni per l’osservazione dell’avifauna e in battello, per immergersi in pieno nell’ecosistema fluviale.

 

LA NATURA ATTRAVERSO I CINQUE SENSI

OBIETTIVI DIDATTICI

  • Stimolare una conoscenza emotiva degli ecosistemi, scaturita dalle sensazioni ed emozioni provate durante le attività svolte.
  • Sviluppare la sensibilità per il mondo naturale attraverso un’immersione con tutti i sensi nell’ambiente naturale.
  • Stimolare i sensi sopiti come udito e tatto per meglio godere delle bellezze della natura.
  • Comprendere e sensibilizzare l’importanza della conservazione della Biodiversità.

CONTENUTI DELL’ATTIVITÀ

L’attività laboratoriale pensata per questa giornata è il risveglio sensoriale: imparare a “guardare con le mani e sentire con i piedi”. Ascoltare il canto degli uccelli, toccare tronchi, cortecce e altri elementi naturali, sentire gli odori sprigionati dalla vegetazione, osservare le foglie e il paesaggio: un modo bellissimo con cui l’essere umano si riappropria del profondo legame con la Madre Terra.

 

L’EVOLUZIONE DELLA VALLE FLUVIALE: IL FIUME TEVERE

OBIETTIVI DIDATTICI

  • Osservare le caratteristiche di un fiume e comprendere le sue dinamiche
  • Scoprire la storia e l’evoluzione del fiume
  • Comprendere l’importanza di una corretta gestione degli ecosistemi fluviali

CONTENUTI DELL’ATTIVITÀ

L’attività consiste in una passeggiata lungo le sponde del Tevere, in un tratto dove, grazie all’istituzione della Riserva Naturale, si può ancora osservare il fiume nel suo aspetto integro e naturale. Parleremo della storia del fiume, di come si formano le anse, delle zone palustri di origine naturale e antropica. Ragioneremo inoltre su una corretta gestione dell’ecosistema fluviale per la tutela della biodiversità e la prevenzione di disastri naturali.

 

IL MONDO SEGRETO DEGLI UCCELLI: ALLA SCOPERTA DELLA COLONIA DI AIRONI DELLA RISERVA

OBIETTIVI DIDATTICI

  • Imparare facendo. Riconoscere gli animali con l’aiuto di una guida illustrata.
  • Stimolare emozioni date dall’osservazione di specie di animali carismatiche, Aironi in particolare.
  • Comprendere l’importanza di una corretta gestione degli ecosistemi fluviali al fine di tutelarne la Biodiversità

CONTENUTI DELL’ATTIVITÀ

L’attività consiste in una passeggiata lungo le sponde del Tevere, sul sentiero che conduce alla colonia di Aironi, all’interno di un’area boschiva ricreata grazie a un attento progetto promosso dalla Riserva. Parleremo degli ecosistemi di quest’area e della loro importanza per l’avifauna acquatica. Osserveremo e riconosceremo le specie di uccelli presenti e prepareremo un quadernino naturalistico.

 

2. IL PARCO REGIONALE DELL’APPIA ANTICA: LA VALLE DELLA CAFFARELLA

Il Parco Regionale dell’Appia Antica viene istituito nel 1983, per salvaguardare dalla rapida espansione edilizia alcuni lembi di campagna romana e le aree archeologiche in essa conservate. La campagna romana è considerata una delle più belle campagne del mondo ed era storicamente particolarmente ricca di fauna. Molti pittori hanno tratto ispirazione dai suoi paesaggi e per i nobili viaggiatori del Grand Tour costituiva una tappa immancabile del loro viaggio in Italia.

La Tenuta della Caffarella è compresa nel Parco e ne rappresenta uno dei settori di maggior pregio. Qui si trova il tratto meglio conservato della Valle del Fiume Almone, sacro agli antichi romani, e sono custoditi beni di straordinario valore come il Ninfeo di Egeria. Alcuni progetti di restauro ambientale hanno permesso di ricostruire anche un piccolo lago, ripristinando il paesaggio antico di questa tenuta, che doveva anticamente alternare, fiumi, boschi, prati e paludi.

 

VIAGGIO INTORNO A UN ALBERO: INTERPRETIAMO LA NATURA

OBIETTIVI DIDATTICI

  • Osservare le diversità degli alberi incontrati
  • Scoprire quanti alberi diversi popolano la Riserva e come si distinguono con metodo scientifico
  • Stimolare una conoscenza emotiva degli alberi incontrati, scaturita dalle sensazioni ed emozioni provate durante le attività svolte

CONTENUTI DELL’ATTIVITÀ

L’attività consiste in una passeggiata all’interno del parco con diverse soste per svolgere esperienze di riconoscimento ambientale volte a fare la conoscenza con i nostri amici alberi, non solo nelle loro caratteristiche fisiche e negli elementi che li distinguono uno dall’altro, ma anche attraverso i nostri cinque sensi che ci aiuteranno a coglierne le diversità. Verranno sottolineate anche le sensazioni e le emozioni che i nostri verdi amici ci ispirano.  Realizzeremo insieme un “taccuino del naturalista”.

 

IL SENTIERO DELL’ACQUA E LA VALLE FLUVIALE

OBIETTIVI DIDATTICI

  • Introduzione all’elemento acqua, fiumi, sorgenti e valli fluviali.
  • Comprendere l’importanza dell’elemento acqua per la vita sulla terra
  • Imparare a conoscere gli organismi legati all’acqua.
  • Stimolare la riflessione sulla corretta gestione di questa preziosa risorsa

CONTENUTI DELL’ATTIVITÀ

Durante l’attività ci impegneremo a capire insieme le principali caratteristiche fisiche dell’acqua, un elemento all’origine degli esseri viventi e indispensabile alla vita. Approfondiremo attraverso delle storie il ciclo dell’acqua e parleremo degli ambienti acquatici e della loro importanza per la natura e per gli esseri umani (fiumi, sorgenti, ecc.); scopriremo poi insieme la biodiversità delle zone umide.

 

3. MONUMENTO NATURALE DELLA PALUDE DI TORRE FLAVIA

L’area umida protetta Monumento Naturale “Palude di Torre Flavia” è situata lungo il litorale tirrenico a nord di Roma, nei comuni di Cerveteri e Ladispoli. Il Monumento naturale rappresenta una delle ultime aree umide del litorale laziale, e con la sua vegetazione naturale di canneti e giuncheti, rappresenta un habitat importantissimo per tantissime specie di uccelli acquatici e non solo. Lembi residuali di un’antica duna sabbiosa separano la palude dal mare: un ambiente di particolare interesse, dove crescono piante dalle bellissime fioriture, adattate a vivere in ambienti estremi. Il Monumento Naturale è SIC (Sito di Interesse Comunitario) e ZPS (Zona a Protezione Speciale) ai sensi delle direttive Habitat 92/43/CEE e Uccelli 2009/147/CE (che ha aggiornato la precedente Direttiva 79/409/CEE) ed è inserita nel sistema europeo di Rete Natura 2000 (regione biogeografica mediterranea).

 

GLI ABITANTI DELL’ACQUA

OBIETTIVI DIDATTICI

  • Sviluppare una sensibilità tattile e un comportamento non cruento verso gli animali
  • Comunicazione della minaccia dell’invasione delle specie

CONTENUTI DELL’ATTIVITÀ

Raccoglieremo con un retino pesci e gamberi che vivono nella Palude e/o raccoglieremo conchiglie sulla spiaggia. I pesci e i gamberi saranno liberati in natura alla fine dell’attività.

Imparare facendo: divertire i bambini assecondando la loro naturale propensione alla cattura di piccoli animali.  Realizzeremo insieme piccole raccolte naturalistiche e pannelli.

 

IDENTIKIT DELLE PIANTE

OBIETTIVI DIDATTICI

  • Imparare facendo. Riconoscere le piante con il metodo scientifico.
  • Stimolare emozioni dell’osservazione di specie vegetali di particolare fascino e attrattività
  • Comprendere l’importanza di una corretta gestione degli ecosistemi dunali e palustri al fine di tutelarne la Biodiversità

CONTENUTI DELL’ATTIVITÀ

Il Monumento Naturale di Torre Flavia conserva due ecosistemi di grande interesse e pregio: la duna e la palude. In primavera la duna si ricopre delle fioriture di piante straordinarie, perché si sono evolute per sopravvivere ad un ambiente difficile, come quello della spiaggia. La palude è un ambiente sempre più raro, nei secoli passati sono state bonificate per ricavare terre da coltivare. Solo oggi abbiamo capito il suo immenso valore in termini di conservazione della biodiversità e di servizi ecosistemici per l’umanità. Impareremo a riconoscere le varie specie vegetali che compongono la duna: tramite l’utilizzo di schede appositamente strutturate i ragazzi andranno a caccia di esemplari di cui impareranno i nomi e le caratteristiche senza nemmeno rendersene conto. Con alcuni disegni potremo riportare su un taccuino le immagini da memorizzare meglio, proprio come facevano i grandi naturalisti.

 

IL MONDO SEGRETO DEGLI UCCELLI: INTRODUZIONE AL BIRDWATCHING PER BAMBINI

OBIETTIVI DIDATTICI

  • Stimolare emozioni dell’osservazione di specie di animali carismatiche (ad esempio aironi o rapaci)
  • Comprendere l’importanza di una corretta gestione degli ecosistemi palustri al fine di tutelarne la Biodiversità
  • Conoscenza del mondo dell’avifauna

CONTENUTI DELL’ATTIVITÀ

L’attività consiste in una passeggiata lungo l’ambiente palustre, sopravvissuto grazie all’istituzione del Monumento Naturale. Parleremo degli ecosistemi presenti nell’area protetta e della loro importanza per l’avifauna acquatica. Osserveremo e riconosceremo le specie di uccelli presenti con l’aiuto di una guida illustrata e prepareremo un quadernino naturalistico. I partecipanti saranno guidati al riconoscimento delle specie aviarie presenti e all’analisi delle tracce degli animali terrestri come istrici, volpi e tassi che popolano la Riserva.

 

4. MINITREKKING MONTERASCHIO: UNA FORESTA PATRIMONIO DELL’UMANITA’

Escursione nel Parco Regionale di Bracciano Martignano, istituito nel 1999 per tutelare i laghi di Bracciano e di Martignano, le vaste foreste che li circondano e la ricca flora e fauna che ospitano. L’importanza naturalistica del Parco è data naturalmente dalla presenza dei due laghi, ma anche dalle campagne ancora in parte incontaminati e dalle straordinarie foreste che circondano il lago, che spesso hanno ancora una struttura con elevati livelli di naturalità, con alberi di grandi dimensioni, alberi, morti, presenza di rampicanti, tutte caratteristiche tipiche delle foreste vetuste. Questi ultimi lembi di foresta sono quello che resta delle ultime propaggini dell’antica Selva Cimina che anticamente si spingeva fino a qui dal viterbese. Uno dei Siti di importanza comunitaria è proprio la faggeta di Oriolo Romano, inserita recentemente tra i siti patrimonio dell’umanità UNESCO, per le caratteristiche del tutto particolari di questa faggeta. Ci troviamo, infatti, trai 400 e i 500 metri di quota, ben sotto il livello in cui crescono normalmente i boschi di Faggio, in una delle così dette Faggete depresse, chiamate cosi, proprio perchè crescono ad una quota particolarmente bassa e sono considerate dei relitti glaciali. La Faggeta si è infatti potuta conservare grazie al particolare microclima della zona. Proprio per la sua peculiarità questo bosco è stato risparmiato dai tagli e si presenta oggi come un’antica foresta monumentale, con alberi di grandissime dimensioni. Grazie agli studi condotti dalle università si è potuto verificare che sono presenti tutte le caratteristiche di una foresta vetusta, praticamente da un punto di vista ecologico è molto simile ad una foresta vergine e proprio per questo motivo è stata insignita del riconoscimento dell’UNESCO. Il percorso, ad anello, è in gran parte nella faggeta, ma attraversa anche altre tipologie forestali, sempre di grande importanza naturalistica.

DIFFICOLTÀ PERCORSO: Escursionistico (E – riferimento alla tabella CAI al link https://it.wikipedia.org/wiki/Escursionismo#Italia )

LUNGHEZZA PERCORSO: 8 km

DISLIVELLO: 300 mt

DURATA PERCORSO: circa 4 ore + pausa pranzo

PRESENZA GUADI: no

 

5. MINITREKKING DA CAMPO DELL’OSSO ALLE “VEDUTE” DI MONTE AUTORE

Il Parco Regionale dei Monti Simbruini è l’area protetta più estesa istituita dalla Regione Lazio e tutela un ambiente di montagna ancora integro e selvaggio. Il territorio è in gran parte rivestito da boschi di faggio, che costituiscono addirittura una delle più estese faggete d’Europa. Grazie all’abbondanza di pioggia (Simbruini deriva infatti da “SUB IMBRIBUS” che significa sotto la pioggia), il territorio di origine carsica e la vastità dei boschi’ la zona custodisce anche una delle più importante falde acquifere europee. LA flora e la fauna non potevano che essere altrettanto ricche con tantissime specie di orchidee, piante rare o endemiche e animali come l’Aquila reale, il Picchio dorsobianco (una specie rarissima di picchio presente solo nei boschi meglio conservate dell’Appennino centrale), la Salamandra pezzata (un raro anfibio estinto in tutto il resto della regione). Tutta l’area dei monti Simbruini viene visitata in modo frequente anche se non continuativo dall’Orso Bruno Marsicano.

In questo splendido territorio si staglia la cima del Monte Autore, circondata da un mare infinito di boschi, che si raggiunge con un’escursione straordinaria ed incredibilmente panoramica. Non difficile, varia e ottima per chi ha già un po’ di abitudine a camminare e vuole iniziare ad affrontare la montagna. Attraverseremo magiche faggete e pianori carsici fino ad arrivare alle zone di cresta, da dove sembrerà di volare sull’aspra valle del Simbrivio, sulle principali cime del Parco Regionale dei Monti Simbruini e su tante altre vette dell’Appennino centrale. Potremo osservare splendide fioriture che in questo periodo arricchiscono il paesaggio. La vallata sottostante, appare come un’immensa distesa di verde e custodisce paesini come Vallepietra e il santuario della SS Trinità. Tra i suoi boschi e le sue ripide pareti di roccia nidificano diverse specie di rapaci, che con un po’ di fortuna si possono osservare. Il Monte Autore, (1855 metri) è la vetta più alta della provincia di Roma ed è una delle più panoramiche dei Monti Simbruini.

Il percorso previsto, partendo da Campo dell’Osso arriverà fino alle così dette ”VEDUTE” di Monte Autore, un balcone molto panoramico, immediatamente sotto la vetta. È possibile raggiungere la vetta con una breve salita, ma un po’ ripida e che è possibile affrontare esclusivamente con scarpe da trekking

A fine escursione potremo fare una bella degustazione presso la Mieleria del Bosco.

DIFFICOLTÀ PERCORSO: Escursionistico (E – riferimento alla tabella CAI al link https://it.wikipedia.org/wiki/Escursionismo#Italia )

LUNGHEZZA PERCORSO: 6 km

DISLIVELLO: 200 mt ( 300 mt fino alla vetta del monte Aurore)

DURATA PERCORSO: circa 4 ore + pausa pranzo

 

6. BIRDWATCHING SUL SENTIERO DELL’AQUILA 

Il Parco Regionale dei Monti Lucretili è una delle prime aree protette istituite dalla Regione Lazio e protegge un sistema montuoso del Preappennino Laziale nei pressi della città di Roma. Il territorio selvaggio ed a tratti aspro, ricoperto in gran parte da boschi si è mantenuto, grazie alla precoce protezione, incontaminato e poco costruito, ha potuto mantenere una flora ed una fauna di tutto rispetto. Tra le pareti nidifica ancora e da tempo immemorabile (tanto che già Orazio ne parlava) una coppia di Aquila Reale, tra i suoi corsi d’acqua sono presenti rari anfibi come la Salamandrina dagli occhiali e l’Ululone dal ventre giallo. Nei pressi dell’abitato di Licenza, non lontano dai luoghi delle nostre escursioni, si trova la Villa del poeta Romano Quinto Orazio Flacco.

Il sentiero dell’aquila, si snoda a mezza costa sotto il monte Pero, lungo la valle del fosso Castiglione, che lo separa dalle ripide pendici e dalle pareti di roccia del Monte Pellecchia, la più alta cima dei monti Lucretili. Il sentiero è stato studiato per poter osservare i rapaci ad una distanza di sicurezza, che permetta di non arrecare loro disturbo. Vedere le aquile non è mai facile, vivono su territori ampissimi ed a basse densità. Ma in questa zona non è affatto esclusa

Oltre all’aquila, nella zona, si possono osservare diverse altre specie di rapaci oltre a vari passeriformi. La giornata è finalizzata alla conoscenza e al riconoscimento dell’avifauna presente nel parco.

Faremo la versione breve del percorso, che parte dal piccolo borgo di Civitella di Licenza con un facile e comodo sentiero fino all’osservatorio, così da avere un lungo periodo di tempo per le osservazioni.

All’escursione sul sentiero dell’Aquila si può abbinare la visita al Museo dell’Aquila ed alla Villa di Orazio.

DIFFICOLTA’ PERCORSO: Escursionistico (E – riferimento alla tabella CAI al link https://it.wikipedia.org/wiki/Escursionismo#Italia )

LUNGHEZZA PERCORSO: 4 km

DISLIVELLO: 200 mt

DURATA PERCORSO: circa 4 ore + pausa pranzo

PRESENZA GUADI: no