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Oggi si celebrano i 170 anni della proclamazione della Repubblica Romana, il primo moderno esperimento di democrazia e libertà politica che la nazione italiana riuscì a esprimere prima del repubblicanesimo odierno.
Fu un’esperienza breve – proclamata il 9 febbraio 1849, cadde sotto le cannonate di Oudinot appena 5 mesi dopo – ma esaltante che vide l’incontro e il confronto di molte figure di primo piano del Risorgimento accorse da tutta la Penisola, Tra questi, in prima fila Giuseppe Mazzini, membro del Triumvirato, e Giuseppe Garibaldi, che fino alla fine tentò di far sopravvivere con i suoi seguaci contro l’intervento militare della Francia di Luigi Napoleone Bonaparte, il futuro Napoleone III, che per convenienza politica ristabilì l’ordinamento pontificio, in deroga ad un articolo della costituzione francese.
La storia della Repubblica Romana è un passo fondamentale nel processo di unificazione italiana, che secondo noi viene poco studiato e raccontato. In quei pochi mesi Roma passò dalla condizione di Stato tra i più arretrati d’Europa a banco di prova di nuove idee democratiche, ispirate principalmente al mazzinianesimo, fondando la sua avanzata Costituzione – alla quale la nostra carta costituzionale del 1948 fortemente si ispira – su principi quali il suffragio universale maschile, l’abolizione della pena di morte e la libertà di culto, che sarebbero diventate realtà in Europa solo un secolo dopo.

Se volete scoprire la storia della Repubblica Romana e dei combattimenti a sua difesa, potete unirvi al nostro Trekking urbano del Gianicolo sulle tracce della Repubblica Romana.

Gabriella Massa

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