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Finalmente anche Roma Slow Tour, in collaborazione con i ragazzi di RomaVerso, aderisce alla settimana delle Invasioni Digitali, programmando un’invasione al complesso di Santa Maria della Pietà, un luogo pieno di memoria ma dimenticato che auspichiamo possa tornare a nuova vita.

Ma vediamo un po’ di che si tratta e come partecipare.

 

Cosa sono le Invasioni Digitali?

Partiamo da cosa sono le Invasioni Digitali. Possono essere incontri, visite guidate, laboratori, mostre, un qualsiasi evento in un sito conosciuto o meno, ma di cui è riconosciuto il valore storico, artistico, o semplicemente il valore affettivo di un luogo che abbia una storia da raccontare. In tali eventi, i partecipanti/invasori sono invitati a scattare fotografie e girare dei video dell’evento per poi condividerli sui social media.

L’obiettivo? Promuovere e diffondere in maniera virale l’immenso patrimonio culturale e naturalistico italiano attraverso internet ed in particolare i social network. Al giorno d’oggi i nuovi media danno la possibilità a tutti di essere protagonisti della promozione del proprio territorio, di sviluppare una fruizione aperta e partecipata della cultura e di creare forme comunicative non convenzionali che nascono dal basso. Il valore di una esperienza, infatti, è sempre più legato alla possibilità di essere raccontata: ai nuovi fruitori dei musei si presenta così la possibilità di conoscere l’arte e le esperienze museali dei propri “amici virtuali”, e sono spinti a vivere in maniera personale le proprie storie condividendole a loro volta. In un mondo 2.0, dunque, i custodi più veri del patrimonio diventano le persone, i singoli cittadini, le comunità, che si sentono più partecipi e possono giocare ad armi pari contro i colossi dell’informazione, acquistando il ruolo di narratori.

Invasioni Digitali nasce come community nel 2013 dalla collaborazione di Fabrizio Todisco e Marianna Marcucci, e la loro mission è proprio questa: “Crediamo in nuove forme di conversazione e divulgazione del patrimonio artistico non più autoritarie, conservatrici, ma aperte, libere, accoglienti ed innovative. Crediamo in un nuovo rapporto fra il museo e il visitatore basato sulla partecipazione di quest’ultimo alla produzione, creazione e valorizzazione della cultura attraverso la condivisione di dati e immagini”.

Nel corso di questi anni Invasioni Digitali ha conosciuto un successo crescente, coinvolgendo sempre più realtà sull’intero territorio nazionale e promuovendo ogni anno un nuovo tema. Quest’anno è la volta di Culture has no borders, la Cultura non ha confini. Un tema che si allaccia perfettamente al filo conduttore della nostra invasione: il confine spessissimo non è solo fisico, ma anche mentale, e noi racconteremo la linea netta di questo confine tra diverso e normale, tra il dentro e il fuori.

 

La nostra invasione al Santa Maria della Pietà

Per sabato 6 maggio alle ore 11.00 abbiamo programmato un’invasione alla scoperta della storia e della street art del Santa Maria della Pietà, un complesso architettonico che un tempo era il manicomio più grande d’Europa.

Entrando nel Parco Santa Maria della Pietà, passeggeremo tra gli antichi padiglioni dismessi o riconvertiti dell’Ospedale Santa Maria della Pietà, raccontandone la storia, dalla sua fondazione nel 1548 come “Hospitale de’ poveri forestieri et pazzi dell’Alma Città di Roma”, alla definitiva chiusura nel 1999 come ospedale psichiatrico in seguito alla Legge Basaglia. Ma, attraverso letture di testimonianze, racconteremo anche com’era l’organizzazione interna del complesso e la vita dei internati, i quali, vivendo in un luogo privo di una vera progettualità terapeutica, perdevano ogni contatto con la realtà esterna ed ogni sprazzo di dignità umana.
La nostra invasione itinerante, inoltre, sarà l’occasione per ammirare anche le interessanti opere di street art del progetto “Caleidoscopio”, realizzato nel 2015 dagli artisti di Muracci Nostri con il supporto della Asl Rm E: un vero e proprio museo a cielo aperto, che tenta di riportare a nuova vita un luogo di dolore e sofferenza. Non mancheranno, infine, le citazioni di alcune pellicole che hanno visto l’ex-manicomio come set di qualche scena.
Termineremo il nostro tour fuori il padiglione che ospita il Museo Laboratorio della Mente (non è prevista la visita interna!), che, attraverso installazioni interattive, propone non solo un percorso tra le memorie del manicomio, ma anche una elaborata riflessione sull’alterità e l’esclusione sociale.

 

Come partecipare all’invasione?

Per prendere parte alla nostra Invasione Digitale, è necessario iscriversi al sito InvasioniDigitali.it. Una volta iscritti ed effettuato l’accesso al sito, potete accedere alla scheda in cui trovate i dettagli dell’invasione e la possibilità di iscrivervi a questo link: http://www.invasionidigitali.it/invasione/invasione-del-santa-maria-della-pieta/ La partecipazione è gratuita, ma è richiesta la prenotazione per organizzare il materiale cartaceo di supporto all’invasione.  Altre informazioni le troverete sul nostro evento Facebook: https://www.facebook.com/events/1692102487749329/

Una volta che vi siete iscritti, non vi resta che armarvi di smartphone, tablet, macchina fotografica, videocamera, carta e penna e venire al nostro appuntamento alle ore 11.00 di sabato 6 maggio alla fontana all’ingresso del Parco Santa Maria della Pietà, in Piazza Santa Maria della Pietà.

Inizieremo insieme la visita guidata gratuita, che terminerà all’esterno del padiglione che ospita il Museo Laboratorio della Mente, concludendo con la foto di rito “Invasione compiuta!”.

Durante e dopo l’invasione, scattate e condividete, ricordando di:

utilizzare questi hashtag: #invadiSMariadellaPietà #invasionidigitali

taggare: @RomaSlowTour e @RomaVerso su Facebook, Instagram, Twitter, Youtube

In questo modo farete parte, attraverso i vostri scatti e video, di un’intensa narrazione collettiva e sarete veri ambasciatori della storia e della memoria della nostra città!     Allora vi aspettiamo!

 

Gabriella Massa

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